CEI, approvato il Documento di sintesi del cammino sinodale

25 ottobre 2025

All’Assemblea sinodale che si è tenuta a Roma, dalla Arcidiocesi di Ancona-Osimo hanno partecipato Daniele Sandroni, Lucia Panzini, Poalo Pizzichini, Tiziana Nicastro e l’arcivescovo Angelo Spina. Un momento di grazia è stato l’incontro con il Papa nell’aula Paolo VI. L’Assemblea sinodale  si è tenuta presso l’hotel Ergife. Il Documento dal titolo “Lievito di pace e di speranza”, che raccoglie quattro anni di confronto e dibattito con 781 “placet” su 809 votanti è stato approvato dalla terza Assemblea sinodale della Cei. I partecipanti tra vescovi, delegati delle diocesi e invitati, hanno votato il testo preparato sulla base degli emendamenti emersi nel corso della seconda Assemblea sinodale, attraverso il lavoro della presidenza Cei, del Comitato del Cammino sinodale, del Consiglio permanente, degli Organismi della Cei e delle Regioni ecclesiastiche. “Una volta che oggi questa Assemblea sinodale ha congedato il testo con il suo voto, è ora compito dei Pastori assumere tutto, individuare priorità, coinvolgere forze vecchie e nuove per dare corpo alle parole. Collegialità e sinodalità”, ha ricordato il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, nelle sue conclusioni. “La prossima Assemblea generale della Cei a novembre – ha spiegato – avrà proprio la discussione su questo documento come tema portante”. Come stabilito dal Consiglio permanente nella sessione autunnale di settembre, infatti, la presidenza della Cei nominerà un gruppo di vescovi che, coadiuvato dagli organi statutari, elaborerà, sulla base del Documento, priorità, delibere e note che saranno al centro dell’Assemblea generale di novembre 2025.

Il Documento di sintesi (clicca qui per scaricare il file) è composto da tre parti, “Il rinnovamento sinodale e missionario della mentalità e delle prassi ecclesiali”, “La formazione sinodale e missionaria dei battezzati” e “La corresponsabilità nella missione e nella guida della comunità”. “Le tre parti – ha notato monsignor Bulgarelli – vanno lette insieme. Una delle novità, infatti, consiste proprio nel tentativo di uscire dalla pastorale di categoria e fare un tentativo di cambiare passo, dandosi un orizzonte diverso. Non sarà semplice metabolizzare, ma vuol dire rispondere al richiamo del Vangelo nella sua integralità, con l’obiettivo di intercettare la realtà di un mondo in cambiamento”. Raccogliendo l’eredità di Papa Francesco e l’esortazione di Leone XIV, la Chiesa italiana intende dunque farsi “lievito di pace e di speranza” in una società sempre più segnata da crisi e tensioni globali; ponendo la pace, la giustizia e la cura del creato al centro della missione ecclesiale.

I temi di maggior dibattito

Il documento di sintesi del Cammino sinodale non ha eluso il confronto con una delle pagine più dolorose della storia recente della Chiesa come quella degli abusi in ambito ecclesiale. Un altro tema di confronto acceso è stato quello relativo al rafforzamento del ruolo delle donne nella Chiesa e quello sul ruolo dei laici attraverso l’istituzione di “gruppi o équipe ministeriali . Non è mancato, inoltre, l’invito alle diocesi a sostenere “iniziative per il disinvestimento dagli istituti di credito coinvolti nella produzione, nel commercio di armi e per il bando al possesso e all’utilizzo di arsenali nucleari e per l’obiezione di coscienza”. Infine, i temi della discriminazione e dell’accompagnamento delle persone omoaffettive e transgender, e quelli relativi all’accompagnamento di quanti desiderano fare cammini di maggiore integrazione ecclesiale, ma sono ai margini della vita ecclesiale e sacramentale a causa di situazioni affettive e familiari stabili diverse dal Sacramento del matrimonio. “Tutte le proposte hanno a che fare con persone, volti, situazioni e questa è stata la cifra. L’obiettivo non erano questioni dottrinali, ma come incontrare le persone e restituire umanità e capacità di stare dentro agli snodi della vita”.

I risultati delle votazioni: (clicca qui per scaricare il file)

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