Domande frequenti o significative

Data Ultimo Aggiornamento: 09.03.2022

 

Il cammino sinodale è solo per le persone vicine alla chiesa?

No. Il Popolo di Dio cammina insieme all’intera famiglia umana. Con i credenti di altre religioni, con le persone lontane dalla fede, così come con ambienti e gruppi sociali specifici, con le loro istituzioni (mondo della politica, della cultura, dell’economia, della finanza, del lavoro, sindacati e associazioni imprenditoriali, organizzazioni non governative e della società civile, movimenti popolari, minoranze di vario genere, poveri ed esclusi, ecc.).

 

Come proporre il momento di preghiera con i gruppi sinodali di lontani?

È lasciato alla sensibilità ed alla fantasia del Moderatore trovare il linguaggio giusto. La preghiera del gruppo sinodale può essere anche il momento di accoglienza inziale delle persone, il silenzio oppure il ringraziamento ed il commiato alla fine dell’incontro. Possono essere usate musica, canzoni, opere d’arte, poesie, immagini…

 

Gli incontri sono stati pensati in presenza o anche in altre forme, online ad esempio, stante il particolare periodo?

Non ci sono luoghi predefiniti. Il gruppo sinodale si incontra dove è a lui più congeniale. Anche strumenti come i social media, le piattaforme virtuali e la tecnologia interattiva potrebbero essere utilizzati al meglio per raggiungere un maggior numero di persone e raccogliere le risposte.

 

Ci sono dei limiti di compilazione delle schede sia quella del moderatore che del coordinatore?

La cosa importante per il Moderatore è condividere alla fine dell’incontro i propri appunti con il gruppo che poi riporterà in forma leggibile (videoscrittura) nella scheda da consegnare al Coordinatore. Il Coordinatore (ed il gruppo di suoi collaboratori cfr. appendice B) dovrà elaborare tutte le schede dei moderatori realizzando una sintesi non più lunga di 2 pagine.

 

Il Moderatore è una figura interna al gruppo sinodale oppure è opportuno che sia esterno? Può lavorare con più gruppi? È chiamato a narrare la sua esperienza o ascolta solamente?

Il Moderatore può sia appartenere al gruppo che si appresta a facilitare che essere un esterno e può farlo un numero indefinito di volte. L’importante è che in quel momento sia chiaro a lui e agli altri il suo ruolo di servizio e gli obiettivi dell’incontro. Per questo motivo è bene che durante l’incontro si dedichi pienamente all’ascolto e al sostegno della comunicazione tra i partecipanti astenendosi, in linea generale, dal condividere a sua volta i propri vissuti.

 

Chi sono i Coordinatori nella nostra Diocesi?

In Diocesi ci siamo mossi su 3 grandi “blocchi” all’interno dei quali abbiamo chiesto di individuare i Coordinatori. Le Parrocchie, gli Uffici diocesani e le Associazioni laicali riunite nella Consulta. Da ciascuno degli “ambienti” di riferimento dei singoli componenti i blocchi si devono individuare 2 coordinatori che interloquiscono con l’Equipe e che saranno chiamati assieme, rispettivamente, ai Parroci (per le Parrocchie), ai Direttori (per gli Uffici diocesani) ed ai Responsabili (per le Associazioni laicali), a raccogliere le schede fatte dai Moderatori del loro “ambiente”, fare la sintesi e consegnarla all’Equipe.

 

Come distinguiamo gli ambiti di competenza tra le Parrocchie, gli Uffici diocesani e le Associazioni laicali?

Fermo restando che bisogna evitare sovrapposizione per cercare di ascoltare il maggior numero di persone, la distinzione avverrà in concreto ed emergerà dalla sintesi dei Coordinatori.

Ad esempio è chiaro che nella sintesi del Coordinatore dei gruppi sinodali di un ambiente di competenza dell’Ufficio della salute (es. gruppo di sanitari) emergerà la sensibilità legata al mondo della salute. Lo stesso ambiente, se invece ascoltato da una Parrocchia, porterà nella sintesi del Coordinatore l’idea delle persone del mondo della sanità in contatto con la Parrocchia.

 

Quali sono i primi passi che devono fare i Coordinatori?

La prima cosa da fare è esaminare l’Appendice B del Vademecum assieme al Parroco-Direttore-Responsabile e decidere come strutturare il cammino. Sarà necessario fare una “mappatura” dell’ambiente per capire chi e come raggiungere e quindi individuare e formare i Moderatori dei gruppi sinodali.

 

Se una persona ha una pluralità di appartenenze può prendere parte a più gruppi sinodali?

In caso di pluralità di appartenenza la persona è invitata a fare una scelta, almeno in questa prima fase di cammino. In generale si deve cercare di fare parlare e quindi di ascoltare il maggior numero di persone.

 

Saranno messi a disposizioni degli strumenti di formazione/informazione per il ruolo del Moderatore?

Nella sezione del Cammino sinodale del sito della Diocesi sono presenti molti materiali. In particolare nella sub-sezione “STRUMENTI UTILI” si possono trovare i video già realizzati e le schede del Moderatore (PDF o WORD) e del Coordinatore (PDF). E’ disponibile anche un documento definito “Suggerimenti per un moderatore sinodale” relativo ad atteggiamenti giusti da assumere per facilitare l’ASCOLTO sinodale.

 

I Coordinatori oltre l’incontro del 27/01/2022 si incontreranno ancora?

Si. È compito dell’Equipe restare costantemente in contatto con i Coordinatori ed è a disposizione la casella di posta elettronica camminosinodale@diocesi.ancona.it a cui rispondiamo quotidianamente. Sono inoltre a disposizione tutti gli indirizzi dei componenti dell’Equipe che si trovano in calce alla lettera dell’Equipe alla Diocesi del 12/01/2022 (sezione lettere della pagina web del Cammino sinodale).

 

Come proporre le domande ai ragazzi e come coinvolgerli in quanto protagonisti a pieno titolo del cammino sinodale e della Chiesa?

Le domande sono le stesse ma il linguaggio va adattato al gruppo sinodale affinché ciascuno sia messo nella condizione di essere ascoltato con particolare attenzione ai bambini e ai ragazzi. E’ stato elaborato del materiale pensato specificatamente per loro e pubblicato nella sezione strumenti utili del cammino sinodale. Sarà cura del moderatore valutarne l’utilizzo.

 

E’ possibile proporre le domande suggerite usando un linguaggio comune e diretto?

Certamente sì. A volte siamo proprio saturi del “linguaggio ecclesiale” che non ascoltiamo più. Cambiare linguaggio però è come cambiare le abitudini e a volte è molto difficile. Forse proprio questo sforzo ci chiede il Sinodo, fare cose in maniera diversa e superare la nostra abitudine al “si è sempre fatto così”. Quindi domande semplici, linguaggi semplici: l’obiettivo è rimanere in ascolto di quello che ci dirà il Signore lungo il cammino e per questo non dobbiamo temere di usare linguaggi anche comuni e diretti. Nella terza domanda si parla di “PARRESIA” (linguaggio ecclesiale) che però è subito tradotto nel parlare integrando libertà, verità e carità.

 

Chi è “lontano” o “fuori” dalla comunità che interesse avrebbe a rispondere alle domande proposte?

Solo nella terza delle domande, da noi così tradotte, si parla di “comunità cristiana” nelle altre abbiamo volutamente utilizzato l’espressione “chiesa del tuo territorio” pensando che chiunque della nostra società, anche solo perché ci passa davanti, sia un nostro compagno di viaggio che possa avere un’idea da comunicarci. L’interesse in chi è “lontano” o non si è mai avvicinato alla Chiesa può nascere già dal fatto che qualcuno che gli cammina ogni giorno a fianco gli ponga delle domande e desideri ascoltarlo. E’ da questo ascolto che si possono scoprire anche pregiudizi e che la comunità può trovare spunti per crescere in fraternità e apertura verso ciascuno.

 

Le schede dei moderatori si dovranno allegare a quella dei rispettivi coordinatori?

Si, tutte le schede dei singoli gruppi sinodali dovranno essere allegate.

 

Come accogliere la richiesta di una o più persone interessate a partecipare al Sinodo ma non all’interno di un gruppo?

E’ importante accogliere qualsiasi contributo. Pertanto chi non vuole partecipare ad un gruppo sinodale può inviare il proprio contributo personalmente alla casella del Cammino sinodale diocesano.

 

Le persone che sono interessate a partecipare ma sono fuori regione per motivi di lavoro possono intervenire in modalità online durante l’incontro in presenza?

Certamente sì, riteniamo utile ed intelligente ogni strumento che possa favorire l’accoglienza dell’invito e la partecipazione.

 

Nell’eventualità di un incontro sinodale con circoli culturali o associazioni sportive si potrebbe presentare l’argomento anticipatamente con un volantino?

Riteniamo utile ed intelligente ogni strumento che possa favorire l’accoglienza dell’invito.

 

Tenendo conto delle indicazioni ricevute, è possibile strutturare la sintesi dei coordinatori in maniera meno “vincolante” e più funzionale alle caratteristiche del gruppo?

La scheda di sintesi a cura del coordinatore è stata pensata per facilitare ciascuno, compresa l’equipe nel compito della sintesi diocesana che dovrà fare in pochi giorni. In ogni caso tutto va bene, l’importante è fare sintesi chiedendo di stare in ascolto dello Spirito Santo.